
Quando si tratta di pulire la casa, la candeggina viene spesso considerata un alleato potente e versatile. Molte persone la utilizzano per disinfettare superfici, sbiancare tessuti e, talvolta, anche per lavare i pavimenti. Tuttavia, questa pratica può essere più dannosa che utile. In questo articolo scopriremo perché è sconsigliato lavare i pavimenti con la candeggina, quali rischi si corrono e quali alternative più sicure ed efficaci si possono adottare per mantenere la casa pulita e salubre.
Perché la candeggina non è adatta ai pavimenti
La candeggina, nota anche come ipoclorito di sodio, è un potente agente chimico utilizzato principalmente per sbiancare e disinfettare. Tuttavia, il suo impiego sui pavimenti può causare più problemi che benefici. In primo luogo, la candeggina è estremamente corrosiva e può danneggiare molti tipi di superfici, come il legno, il laminato, le piastrelle smaltate, il gres e persino alcune pietre naturali. L’uso frequente su questi materiali può portare a scolorimento, perdita di brillantezza e deterioramento precoce del pavimento.

Inoltre, la candeggina non è efficace contro tutti i tipi di sporco che si accumulano sui pavimenti. Mentre è ottima per disinfettare, non è altrettanto valida per rimuovere grasso, polvere o residui organici. Il rischio è che, invece di pulire a fondo, si finisca per mascherare lo sporco senza eliminarlo realmente. Anche la presenza di residui di candeggina può lasciare aloni e macchie difficili da rimuovere.
Un altro aspetto da considerare è l’odore pungente e persistente della candeggina, che può impregnare gli ambienti e risultare fastidioso o addirittura nocivo, soprattutto in case poco ventilate. L’inalazione prolungata dei vapori può irritare le vie respiratorie e causare mal di testa, nausea e altri sintomi spiacevoli.
I rischi per la salute e l’ambiente
L’uso della candeggina per la pulizia dei pavimenti comporta rischi significativi per la salute delle persone e degli animali domestici. L’ipoclorito di sodio, a contatto con la pelle, può causare irritazioni, arrossamenti e, nei casi più gravi, ustioni chimiche. Se accidentalmente ingerito da bambini o animali, può essere estremamente tossico e richiedere un immediato intervento medico.

Quando la candeggina viene miscelata con altri prodotti per la pulizia, come ammoniaca o detergenti acidi, può generare gas tossici come la cloramina o il cloro gassoso. Queste sostanze sono particolarmente pericolose se inalate, poiché possono provocare gravi danni ai polmoni e alle mucose. Anche una semplice svista può trasformare la pulizia della casa in un potenziale pericolo.
Dal punto di vista ambientale, la candeggina è altamente inquinante. Una volta versata nello scarico, può contaminare le acque e nuocere agli organismi acquatici. I residui chimici persistono a lungo nell’ambiente e contribuiscono all’inquinamento delle falde acquifere. Utilizzare prodotti meno aggressivi è quindi una scelta responsabile non solo per la salute personale, ma anche per la salvaguardia dell’ecosistema.
Effetti negativi sui diversi tipi di pavimento
Ogni tipo di pavimento ha caratteristiche specifiche e richiede attenzioni particolari. L’utilizzo della candeggina può essere particolarmente dannoso su alcune superfici. Ad esempio, il parquet e i pavimenti in legno sono molto sensibili ai prodotti aggressivi: la candeggina può penetrare nelle fibre, causando gonfiore, scolorimento e perdita di lucentezza. A lungo andare, il legno può deformarsi e diventare fragile.

Anche i pavimenti in gres porcellanato o ceramica possono subire danni. L’azione corrosiva della candeggina può intaccare le fughe, rendendole porose e favorendo l’accumulo di sporco e batteri. Le piastrelle smaltate, invece, rischiano di perdere la loro brillantezza originaria e di presentare antiestetiche macchie bianche.
Le pietre naturali, come marmo e granito, sono ancora più vulnerabili. La candeggina può reagire con i minerali presenti nella pietra, provocando macchie permanenti e alterazioni cromatiche. Inoltre, la superficie può diventare ruvida e opaca, compromettendo sia l’estetica che la resistenza del materiale.
Alternative sicure ed efficaci per la pulizia dei pavimenti
Per mantenere i pavimenti puliti e igienizzati senza rischiare danni o problemi di salute, esistono numerose alternative alla candeggina. Il primo passo è scegliere detergenti specifici per il tipo di superficie da trattare: in commercio si trovano prodotti delicati e formulati per rispettare le caratteristiche di ogni materiale, dal legno alla ceramica, dal gres al marmo.

Una soluzione naturale ed efficace è l’utilizzo di aceto bianco e bicarbonato di sodio. L’aceto è un ottimo disinfettante e sgrassante, mentre il bicarbonato aiuta a rimuovere le macchie più ostinate. Basta diluire mezzo bicchiere di aceto in un secchio d’acqua calda e aggiungere un cucchiaio di bicarbonato per ottenere un detergente ecologico, sicuro e profumato. Questa miscela è ideale per la maggior parte dei pavimenti, ad eccezione di quelli in marmo e pietra naturale, che potrebbero essere danneggiati dall’acidità dell’aceto.
Per le superfici più delicate, come il parquet, è consigliabile utilizzare solo acqua tiepida e un detergente neutro specifico per il legno. Anche una semplice soluzione di acqua e sapone di Marsiglia può essere efficace e delicata. Infine, ricordarsi sempre di strizzare bene il panno o il mocio per evitare che l’acqua in eccesso penetri nelle fughe o nelle fibre del pavimento, causando danni nel tempo.