Il web ha rivoluzionato in meglio la nostra quotidianità, sia dal punto di vista personale che professionale, offrendo innumerevoli opportunità e semplificando molte attività. Tuttavia, insieme ai tanti benefici, è emerso anche un lato oscuro rappresentato dalla crescente diffusione delle truffe online. Una delle più recenti e insidiose vede i malintenzionati impegnati nel tentativo di ottenere il controllo dell’IBAN delle vittime. Scopri tutti i dettagli e impara come difendere te stesso e i tuoi cari da questi pericoli!
Nuova truffa online: tutto quello che devi sapere
Questa nuova forma di truffa ha iniziato a destare particolare preoccupazione a partire dallo scorso aprile, quando la Polizia Postale ha ricevuto numerose segnalazioni, soprattutto da parte di cittadini residenti nella zona del pesarese. Secondo le testimonianze raccolte, il raggiro prende il via da un post sponsorizzato sui social network, pensato per attirare principalmente giovani o persone che si trovano in condizioni economiche difficili.

I truffatori fanno leva sulla promessa di guadagni modesti, generalmente intorno ai 150 euro, presentando queste cifre come facilmente ottenibili dopo aver superato presunte procedure di verifica del conto corrente. Cliccando sull’annuncio, la vittima viene indirizzata su un canale Telegram.
All’interno di questo canale, le persone vengono invitate a scaricare alcune applicazioni che, secondo i cybercriminali, sarebbero necessarie per aprire nuovi conti correnti. In cambio, promettono un compenso che può variare dai 20 ai 100 euro. Per completare la procedura, viene richiesto di fornire l’indirizzo email e il numero di telefono personale.
Approfondimento sulla truffa dell’IBAN
Successivamente, alla vittima viene chiesto di inviare uno screenshot come prova dell’avvenuta installazione dell’applicazione sul proprio smartphone. In questo modo, i truffatori riescono a ottenere la gestione di conti correnti intestati a persone inconsapevoli, utilizzandoli per attività illecite come il riciclaggio di denaro. Una situazione estremamente rischiosa per chi, in buona fede, cade nella trappola.

Essere titolari di un conto corrente il cui IBAN viene gestito da truffatori significa esporsi al concreto rischio di essere coinvolti in indagini da parte delle forze dell’ordine, come Carabinieri o Guardia di Finanza, con l’accusa di reati gravi quali il riciclaggio di denaro. Fortunatamente, esistono semplici accorgimenti per tutelarsi.
È fondamentale ricordare che nessuno offre denaro semplicemente per l’apertura di un conto corrente. Esistono sì programmi di referral, ma sono iniziative ufficiali promosse da banche autorizzate che, ad esempio, premiano chi presenta un amico con buoni regalo su piattaforme note. Queste sono pratiche legali e trasparenti, che non prevedono l’adesione a gruppi Telegram, un social spesso oggetto di critiche per la scarsa trasparenza nei controlli.
Truffa del multi-level
Un’altra truffa online che sta colpendo in modo particolare i giovani è quella che si basa su un meccanismo simile al multi-level marketing. In questo caso, le vittime vengono inizialmente ricompensate con piccole somme di denaro per mettere like a contenuti web, come video su YouTube.

Dopo questa fase iniziale, che dura poco, i truffatori propongono ulteriori guadagni a chi accetta di aprire un conto corrente online a proprio nome. Forniscono istruzioni dettagliate sulla gestione del conto: una parte delle somme ricevute può essere trattenuta, mentre il resto deve essere trasferito su conti in criptovalute.
Anche in questo caso, lo scopo è il riciclaggio di denaro. I criminali sfruttano conti correnti intestati a persone ignare per ripulire denaro proveniente da altre truffe online. Chi si presta a queste pratiche rischia di trovarsi rapidamente coinvolto in gravi problemi legali.
Truffa della sostituzione dell’IBAN
Negli ultimi anni, il numero di truffe online è cresciuto in modo esponenziale. Oltre ai raggiri già descritti, è importante menzionare un’altra insidiosa tecnica. Recentemente, i Carabinieri della compagnia di Lucca hanno denunciato un 50enne del Veneto e un 27enne di Ferrara. I due, dopo aver violato la casella email di una donna di Lucca, sono riusciti a entrare in possesso di una fattura intestata a un’impresa edile.

Hanno alterato il documento sostituendo l’IBAN dell’azienda che aveva effettuato lavori di ristrutturazione presso l’abitazione della donna con quello di un conto corrente intestato a un’altra persona, la cui identità era stata rubata. In questo modo, sono riusciti a farsi accreditare un bonifico di ben 39.000 euro.
Per contrastare queste truffe, nella provincia di Lucca i Carabinieri stanno organizzando incontri informativi aperti al pubblico (iniziative simili sono presenti in tutta Italia). Partecipare a questi eventi è molto utile e, in ogni caso, è sempre consigliabile utilizzare password robuste, modificarle regolarmente e proteggere i propri dispositivi con un antivirus affidabile e aggiornato.